domenica 4 novembre 2007
C'era una volta
Non sono mai stato magrissimo, o almeno da quando la mia memoria torna ai miei ricordi, non ritrovo immagini in testa di un Lighter magro.

Ci sono le foto di quando avevo dieci anni. Normale. Gracile.

Ma poi i ricordi delle medie mi riportano battute del genere "Rotolo" e "Bombolo".

Poi l'adolescenza, la pigrizia, l'alcool, le libertà di poter mangiucchiare in giro quello che vuoi, qualche soldino in tasca che ti consente un pezzo di focaccia, una birra, e via il peso lievita.

Nel 2004, dopo quasi 10 anni in cui so di essere sovrappeso e so che la mia epatosteatosi non è una delle caratteristiche individuali di cui andare fieri, finalmente contatto una dietologa. Sono motivatissimo, convinto. Adoro il suo discorso sulla morigeratezza, sul piacere di gustare il caffè senza zucchero, per il gusto del sapore amaro del caffè, non del dolce.

Mi spiazza un pochino il suo evitare di prendermi misure di qualsiasi tipo. Ma lo condivido. Mi responsabilizza su quello che dico.

"Quanto pesa?"
"103" (e ne avevo già persi un paio dalle vacanze)
"Quanto è alto?"
"1.74-1.75"

"Lo sa che il suo peso forma oscilla attorno ai 70-75 chili?"
"Lo immagino, ma mi sembra un peso assurdo"
"Quale crede che sia un peso ragionevolmente raggiungibile?"
"Direi ottanta"
"Condivido. Direi di cercare un peso ancora più ragionevole, facilmente raggiungibile. Che ne dice?"
"Ci sto. Direi 90 chili"

Era il 2 settembre del 2003.

Per Natale brindavo al raggiungimento dei 95 chili, un peso mai toccato prima, da quando avevo preso il via per l'obesità conclamata. E pochi mesi dopo, attorno a febbraio festeggiavo i 90 chili, con una perdita di circa 15 chili dall'estate precedente.

Era impressionante scendere di due taglie nette. Per la prima volta acquistavo magliette a maniche lunghe, serafini, felpe aderenti, passando irreversibilmente alla L, da una XXL.

I complimenti non mancavano e l'ego era nutrito da una soddisfazione incomparabile con qualsiasi altro riconoscimento sociale.

Poi, la tragedia.

Etichette:

 
BIBLIOGRAFIA
    Come è facile intuire, le molte citazioni bibliografiche che compaiono nei miei post si riferiscono a testi scientifici (e non) sul tema del controllo del peso, dell'alimentazione, del benessere, ecc.
    Per facilitare coloro che vogliono approfondire questi temi, inserisco qui di seguito i miei riferimenti, con il link ad una scheda di qualche bookshop online.
    La scelta cade su quei siti che riportano una scheda decente e di volta in volta può cambiare.
    Buona lettura!

  • Perdere e mantenere il peso perduto. Un nuovo programma comportamentale di Dalle Grave Riccardo (2007)